Detrazioni fiscali in edilizia 2018: La guida completa
Ecco le detrazioni fiscali in edilizia 2018 previste dalla legge di bilancio 2018
Ristrutturazioni
La detrazione Irpef sulle ristrutturazioni edilizie rimane ancora al 50% per tutto il 2018. È stata infatti prorogata di 12 mesi e si applica su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare, altrimenti sarebbe tornata al 36% su una spesa minima di 48.000 euro per i lavori indicati dall’art. 16-bis del Tuir.
Vengono così agevolati una vasta gamma di interventi:
- manutenzione ordinaria (solo su parti comuni condominiali);
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
- ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da calamità naturali;
- realizzazione autorimesse o posti auto pertinenziali;
- eliminazione delle barriere architettoniche
- prevenzione di atti illeciti (es. porte blindate, antifurto, ecc…);
- cablatura e contenimento dell’inquinamento acustico;
- risparmio energetico;
- misure antisismiche;
- bonifica dell’amianto;
- prevenzione degli infortuni domestici;
- acquisto di unità in fabbricati interamente ristrutturati da imprese (detrazione calcolata sul 25% del prezzo).
Ecobonus
Sarà possibile usufruire dell’ecobonus anche per tutto il 2018 per gli interventi sulle singole unità immobiliari. In alcuni casi la detrazione subisce però una modifica: scende dal 65% al 50% per la sostituzione di finestre e caldaie a condensazione meno evolute, l’installazione di generatori di calore a biomasse e schermature solari. Rimane invece invariata su:
- sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;
- spese per le coibentazioni di strutture opache verticali e orizzontali che rispettino i requisiti del Dm 11 marzo 2008;
- acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto di impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione;
- acquisto e posa in opera di micro-generatori in sostituzione di impianti esistente, a patto che gli interventi comportino un risparmio di energia primaria pari ad almeno al 20%;
- spese per l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda;
- interventi di riqualificazione energetica globale dell’intero edificio che migliorano di almeno il 20% il fabbisogno annuo di energia primaria.
Per i condomìni invece l’ecobonus è confermato al 2021. Previste detrazioni del 70% per le operazioni che interessano più del 25 per cento della superficie disperdente dell’edificio e del 75% per il miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva almeno pari alla qualità media di cui al Dm 26 giugno 2015.
Mobili ed elettrodomestici
A queste agevolazioni si aggancia il bonus mobili, ovvero uno sconto del 50% su una spesa di 10.000 euro per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici in classe non inferiore alla A+. Il bonus è abbinato alla detrazione Irpef del 50% sui lavori edilizi e interventi di recupero avviati il 1° gennaio 2017.
Bonus verde
La novità green della manovra 2018: detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per interventi di sistemazione a verde di terrazze e balconi o per la realizzazione di coperture e giardini pensili. Il bonus verde ha come limite di spesa 5.000 euro ed è collegato alla unità immobiliare. Quando gli interventi riguardano le parti comuni dei condomìni, l’importo agevolabile dovrà essere quindi rapportato al numero di unità.
Sisma bonus
Il sisma bonus per abitazioni ed edifici produttivi in zona sismica 1,2 e 3 rimane invariato fino al 31 dicembre 2021. La detrazione parte da una base del 50%. In alcuni casi però è ulteriormente aumentata al:
- 70% per il miglioramento di una classe di rischio sismico;
- 80% per il miglioramento di due classi.
È inoltre previsto uno sconto fiscale extra del 5% per gli investimenti su parti comuni di un edificio. Sempre per queste zone sismiche è stato introdotto anche un maxi sconto per favorire le operazione combinate di messa in sicurezza ed efficientamento energetico in condominio. La scadenza rimane sempre al 2021 e la detrazione è dell’80% o del 85% a seconda che il miglioramento sia di una o due classi di rischio.
Per quanto riguarda la zona sismica 4 e le altre tipologie edilizie si applica il bonus del 50% “standard” sulle ristrutturazione che scade a fine 2018.