Imbullonati: niente Imu per il 2016

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Dalle Entrate le istruzioni per scomputare i macchinari dal calcolo per la rendita catastale di fabbriche ed edifici produttivi.

03/02/2016 – Nel calcolo della rendita catastale di fabbriche o edifici produttivi non bisognerà più considerare i macchinari, i congegni, le attrezzature ed altri impianti funzionali ad uno specifico processo produttivo, ovvero i cosiddetti “imbullonati”, che dal 1 gennaio 2016 sono esentati dall’Imposta Municipale Unica (Imu).

Lo prevede la Legge di Stabilità 2016 che ha introdotto questa novità per i fabbricati di categoria D ed E (unità immobiliari urbane a destinazione speciale e particolare come fabbriche, alberghi, teatri, edici produttivi ecc).

Stima degli immobili imbullonati: i chiarimenti delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate nella circolare 2/E chiarisce che dal 1° gennaio 2016 nel processo estimativo di industrie, centrali o stazioni elettriche, non saranno più inclusi gli aerogeneratori, le turbine, i grandi trasformatori, gli altoforni, così come tutti gli impianti che costituiscono le linee produttive presenti nell’unità immobiliare, indipendentemente dalle loro tipologia, rilevanza dimensionale o modalità di connessione.

L’Agenzia spiega che d’ora in avanti per gli immobili a destinazione speciale e particolare, la stima diretta si effettuerà tenendo conto del suolo, delle costruzioni e degli elementi strutturalmente connessi (come impianti elettrici e di areazione, ma anche ascensori, montacarichi, scale mobili), mentre restano fuori i macchinari, i congegni, le attrezzature e gli altri impianti funzionali al processo produttivo, che non conferiscono all’immobile un’utilità apprezzabile anche in caso di modifica dell’attività al suo interno.

Inoltre le Entrate spiegano che sono esclusi dalla stima i pannelli fotovoltaici, ad eccezione di quelli integrati sui tetti e nelle pareti della struttura che non possono essere smontati senza rendere inutilizzabile la copertura o la parete cui sono connessi.

Per le unità già censite è possibile presentare atti di aggiornamento, non connessi alla realizzazione di interventi edilizi sul bene, solo per rideterminare la rendita catastale, escludendo dalla stessa eventuali componenti impiantistiche che, secondo i nuovi criteri, non sono più oggetto di stima diretta.

Imbullonati: l’aggiornamento dati per l’esenzione Imu

La circolare specifica che è possibile presentare atti di aggiornamento catastale per escludere eventuali componenti impiantistiche che, secondo i nuovi criteri, non fanno più parte della stima diretta.

Se l’aggiornamento viene presentato correttamente in catasto entro il 15 giugno 2016, la nuova rendita catastale avrà valore fiscale fin dal 1° gennaio 2016 e il tributo municipale dell’Imu andrà calcolato sulla base della nuova stima, depurata quindi del valore degli “imbullonati”.

L’Agenzia infine fa sapere che per l’aggiornamento catastale è disponibile la nuova versione 4.00.3 della procedura Docfa che deve essere obbligatoriamente utilizzata, a partire dal 1° febbraio 2016, per gli atti di aggiornamento del Catasto Edilizio Urbano finalizzati alla rideterminazione della rendita catastale per scorporo degli impianti. Per tutte le altre dichiarazioni, in via transitoria, è consentito utilizzare anche la versione precedente (4.00.2) del software Docfa, fino alla fine del mese di marzo 2016.